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The Witcher

 

Da Libro a Gioco a Serie TV.
In 18 anni può succedere di tutto.


Le luci si fanno soffuse. si apre il sipario.

In questo articolo ho invitato un mio amico, così è cominciata la nostra piacevole chiacchierata: "Ciao Gabriele e benvenuto nel mio salotto."


"Ciao Fede"


"Di recente ho visto dei gameplay di un gioco chiamato The Witcher. So che tu sei un appassionato, parlami della storia di The Witcher e della sua crescita"


"Il primo gioco di The Witcher comincia con Geralt, il protagonista, che si risveglia in un campo in preda ad una totale amnesia. Così per farti sopravvivere, il gioco ti insegna a combattere. Al di là di un primo romanzo, una sorta di primo tentativo andato a vuoto che non fa neppure parte della serie, l'autore Andrzej Sapkowski ha fatto uscire nel 1992 il primo volume intitolato: "La spada del destino" che si colloca cronologicamente dopo il secondo romanzo uscito nel 1993, intitolato: "Il guardiano degli innocenti" Dopo questa premessa è bene chiarire che corrono ben 17 anni dalla pubblicazione del romanzo al suo arrivo in Italia. Mentre il primo gioco per pc ed un porting per Xbox 360 uscirono nel 2007."


"Stiamo parlando di molti anni..."


"Da notare che in molte nazioni è uscito prima il gioco del romanzo e che il secondo gioco è uscito quasi in contemporanea con quest'ultimi."


Alla domanda: "I videogiochi sono fedeli ai testi?"


Il mio amico afferma che "Vi è una fortissima corrispondenza tra primo gioco e l'ultimo libro. Di fatto il gioco è il suo sequel. I primi due giochi sfruttano accuratamente i dettagli del mondo narrato nei libri, però non integrano molti degli importanti personaggi presenti in essi"


"Presumo che tali personaggi siano presenti nel terzo videogioco, è così?"


"Sì, è così"


"Il gioco è divenuto popolare grazie al libro o viceversa?"


"Il libro era famoso solo in Polonia, paese natale dell'autore. Credo sia innegabile che l'interesse nei confronti dei libri sia cresciuto grazie al gioco."


"Come sono arrivati alle carte collezionabili?"


"Il Gwent era una sorta di minigioco all'interno del terzo capitolo. Era particolarmente curato ed era ricco di missioni tanto da generare grande interesse per queste carte. CD Projekt Red, la casa produttrice dei videogiochi, ha realizzato delle limited edition dei DLC contenenti anche due mazzi di carte per DLC. Per un totale di 4 mazzi. L'interesse per il gioco nel gioco è stato talmente alto che hanno creato anche la controparte per smartphone del gioco di carte"


"Per quanto riguarda la serie tv?"


"Dato il crescente interesse, Netflix ha deciso di acquistare i diritti per realizzare la serie tv e di fatto l'ha prodotta. L'autore polacco è consulente della show runner, e Henry Cavill è l'interprete di Geralt"


Alla mia domanda: "La serie è conforme ai libri?"


"La serie si basa esclusivamente sui romanzi, ma la linea temporale è divisa in 4 macro sezioni che non sono in ordine cronologico, ciò può generare non poca confusione a coloro che non hanno giocato o letto i libri"


"Consigli di fruire la storia partendo dai libri, dal gioco o dalla serie tv?"


"Consiglio di leggere il libro/serie tv e poi passare al gioco. In ogni caso il videogioco immerge il giocatore nella trama e lo invoglia a giocare."


"Grazie Gabriele per il tempo che mi hai dedicato e per aver condiviso con me ed i futuri lettori di Pioggia Di Libri la tua passione"


"Piacere mio"


Ed il sipario si chiude.
Se hai piacere di seguire il mio amico sui social premi @gabrogioni 


Vorresti essere il prossimo ospite del mio salotto virtuale, e parlare di una tua passione riconducibile al mondo della scrittura? Scrivimi su Instagram @federico_gori_writer 

Articolo di Federico 
Gori 

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